15 agosto 2004: Ferrari campione del mondo a Budapest, in un Ferragosto tutto rosso!

Il 15 agosto 2004, a Ferragosto, la Ferrari fece doppietta all’Hungaroring vincendo il mondiale costruttori con ben cinque gare d’anticipo.

La Scuderia Ferrari dominò la gara in Ungheria, svoltasi nel giorno di Ferragosto, con una doppietta consolidata da Michael Schumacher e Rubens Barrichello.

ferrari ferragosto
La Ferrari vince il titolo costruttori nel giorno di Ferragosto nel 2024 – foto: Scuderia Ferrari

Il dominio Ferrari a Budapest che portò il sesto titolo costruttori consecutivo

Le due rosse di Schumacher e Barrichello si erano piazzate in prima e seconda posizione, durante le qualifiche del sabato. Il Kaiser conquistò la pole position con un vantaggio di +0.177, sul compagno di squadra. In terza posizione c’era Takuma Sato, distante, a mezzo secondo.

La giornata di Ferragosto é per molti sinonimo di vacanze, grigliate e mare, ma in una domenica di tanti anni fa, la Ferrari faceva gioire i tifosi di tutto il mondo. Le monoposto del Cavallino Rampante scattano bene al via e riescono a mantenere le prime due posizioni, ma il brasiliano viene attaccato da Fernando Alonso che cerca di rubargli la seconda piazza.

Al termine del primo giro, Schumi aveva già accumulato un vantaggio di due secondi su Barrichello. A circa metà gara il campione tedesco si era allontanato, seguito dall’altra rossa, con 40 secondi di distacco sul terzo. Per il resto della gara non successe praticamente nulla.


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Schumacher tagliò il traguardo e dietro di lui lo seguì il mitico Rubens a completare l’1-2. Quella fu la settima doppietta stagionale che regalò alla Scuderia di Maranello il titolo costruttori, per la sesta volta consecutiva.

Nel 2004 la Ferrari vinse 15 gare su 18, conquistando 9 doppiette. Un dominio assoluto che portò a Michael il settimo mondiale piloti, il quinto consecutivo in rosso. Per i ferraristi, tutt’oggi, la F-2004 rappresenta la “macchina perfetta” grazie alla quale si raggiunse il culmine dell’era d’oro per il Cavallino.

Quanta nostalgia di quella “fantastica noia” che forse non rivedremo mai più, chissà…

Credit copertina: Scuderia Ferrari


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