La Ferrari 312B fa parte dell’olimpo della storia dell’automobilismo ed in particolare della Formula Uno. Un’auto così innovativa poteva essere pensata solo in quel di Maranello e dalla mente del formidabile ingegnere Mauro Forghieri. Rappresenta un vero e proprio capolavoro dal punto di vista motoristico, ingegneristico ed aerodinamico ed abbiamo deciso di dedicarle uno spazio per far sì che venga conosciuta ed amata anche da coloro che non l’hanno vista correre.
Il segreto della 312B: un gran motore
La 312B, che prese le redini dall’antecedente 312, fu una vettura molto importante per la casa di Maranello. Progettata dal capo dello staff tecnico Mauro Forghieri, fu la prima vettura di Formula Uno a montare il motore Ferrari Tipo 001, un 12 cilindri a V di 180° “boxer”, definizione che lo stesso progettista definì “incorretta”.
L’ing. Forghieri in una sua intervista postuma alla creazione della vettura, chiarì che la sigla “B” si riferiva al doppio albero a camme, da cui bialbero e la conseguente denominazione.
Il motore, che venne sviluppato in successive evoluzioni fino al 1980, si dimostrerà il vero punto di forza della vettura, grazie al baricentro basso e all’elevata potenza derivata dal superamento dei difetti del precedente 12 cilindri a V di 60°.
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Per il resto la vettura possedeva caratteristiche abbastanza tradizionali, con due piccoli alettoni sul muso ed uno più grande alle spalle dell’abitacolo, posto sopra il motore. Particolare la posizione dei due radiatori dell’olio sistemati posteriormente, dietro l’asse posteriore delle ruote.
Una “regina senza corona” ed il titolo quasi sfiorato
La Ferrari 312B è la monoposto di casa Ferrari che partecipò ai mondiali del 1970 e 1971. I risultati arrivarono subito, con ben quattro vittorie vittorie nel 1970 ed una nel 1971.
Con la 312B e grazie alle sue tre vittorie, Jacky Ickx riuscì a lottare per il titolo fino alla penultima gara. A vincere il titolo fu Jochen Rindt con la sua Lotus, il quale però scomparì il giorno del Gran Premio di Monza visto un tragico incidente occorso alla Parabolica, oggi dedicata a Michele Alboreto.
Ickx arrivò a cinque punti dall’unico campione postumo della F1. Nella classifica costruttori, quella bramata da Enzo Ferrari, la Scuderia terminò seconda a soli sette punti dalla Lotus.
Un’auto bella e veloce a cui è mancata soltanto la vittoria del titolo mondiale. Una vera e propria “regina senza corona”.
Fonte foto copertina: tratta dal film “312B” (2017)
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