Arrivata la sentenza definitiva per i rapinatori dell’orologio di Leclerc a Viareggio!

La sentenza definitiva per i rapinatori che rubarono l’orologio Richard Mille di Charles Leclerc a Viareggio, ecco tutti i dettagli…

Il 18 aprile del 2022, a Viareggio, Charles Leclerc fu vittima di un furto nel quale gli fu derubato il suo orologio Richard Mille; è finalmente arrivata la sentenza che condanna i rapinatori.

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Il modello di orologio Richard Mille rubato a Leclerc – foto: Richard Mille

Leclerc ottiene giustizia per il suo furto!

Il 18 aprile del 2022, il pilota della Ferrari, Charles Leclerc subì un furto ai danni del suo orologio Richard Mille. Il valore di quel modello si aggira attorno ai 2,5 milioni di euro.

I nomi degli indagati sono Francesco Pinto, Annamaria Nocerino e Luciano AllinoroQuella stessa notte, la banda fu coinvolta in un’altra tentata rapina ai danni di un Rolex Daytona dal valore di 40mila euro nei pressi di Forte dei Marmi.

L’analisi delle immagini di videosorveglianza ha svelato alcuni dettagli particolarmente importanti. Il piano aveva una precisa organizzazione; i due autori principali, Stefanoni e Pinto,  attaccavano Leclerc. Allinoro e Nocerino invece avevano il compito di ostacolare eventuali reazioni della vittima.


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I rapinatori pedinavano la vittima con uno schema ben preciso. Successivamente abbandonavano in fretta il luogo, dirigendosi verso Napoli a bordo di un SUV.

Le lunghe indagini hanno visto coinvolti numerosi testimoni e ciò ha permesso di individuare i malfattori con assoluta certezza. L’indagine ha evidenziato non solo la rapina ai danni di Leclerc, ma ha consentito di collegare gli arrestati ad altri furti.

Il GUP di Lucca ha emesso la sentenza ufficiale, condannando Pinto e Allinoro a 10 anni e 8 mesi di carcere. Nocerino ha ricevuto una pena di 6 anni e 5 mesi. In seguito, la Corte d’Appello di Firenze ha ridotto le condanne di Pinto(7 anni e 4 mesi) e Nocerino(4 anni e 8 mesi). Confermata la stessa pena per Allinoro.

Di seguito trovate il video dell’accaduto:

 

Fonte articolo: ilvaporetto.com – Credit copertina: Scuderia Ferrari 


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