Bearman racconta dei preziosi consigli di Leclerc e parla del suo rapporto col monegasco

Ollie Bearman parla del rapporto con Charles Leclerc, raccontando un episodio particolare in cui ha avuto bisogno del suo aiuto.

Bearman ha parlato del suo rapporto con Leclerc, menzionando un aneddoto molto particolare. Il pilota inglese ha dovuto affrontare un momento non facile, durante il suo debutto a Jeddah, ma i consigli del monegasco lo hanno aiutato molto.

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Bearman racconta del suo rapporto con Leclerc – foto: F1

“Ho guadagnato molto rispetto per Leclerc, lì ho capito che tipo di persona é”

Bearman ha parlato del suo debutto in Ferrari nel 2024, quando ha esordito a bordo della SF-24, sostituendo Carlos Sainz nel GP di Jeddah. In quel weekend ci furono tante difficoltà per lui, visto che il pilota inglese ebbe a disposizione una sola sessione di prove libere.

Per fortuna ha ricevuto un aiuto da Leclerc, il quale gli ha fornito dei preziosi consigli. Ecco le sue parole ad High Performance Podcast: “È stato super disponibile. Penso che abbia capito la difficoltà della posizione in cui mi trovavo e mi ha aiutato durante le sessioni, soprattutto prima delle qualifiche. Penso che abbia capito che ero un po’ nervoso“.

La cosa che ricordo maggiormente é come mi ha aiutato prima della gara, ci siamo seduti con lui e con Fréd(Vasseur), é stato di grande aiuto. Non avevo fatto long run e non avevo fatto più di due giri spinti di fila”.


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Guidare sulla lunga distanza é molto diverso rispetto alla qualifica e Charles mi ha fornito un po’ di informazioni, sul comportamento delle gomme e altre cose che non avevo ancora sperimentato. Questi piccoli consigli e spunti sono stati impagabili per me, vista la situazione in cui mi trovavo”.

Bearman ha infine parlato di come il suo rapporto con Leclerc sia cambiato dopo quella gara; il giovane pilota della Ferrari Driver Academy stima molto il numero 16 del Cavallino.

Sono sempre stato un grande fan di Charles. Ero compagno di squadra di suo fratello Arthur, in F3, e naturalmente eravamo tutti suoi sostenitori quell’anno”.

“Sì ci eravamo incontrati un paio di volte, ma quel weekend ho capito che tipo di persona era. Ho molto rispetto per lui, perché non era non obbligato ad aiutarmi così tanto”.

Credit copertina: Scuderia Ferrari 


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