Enzo Ferrari odiava profondamente il Ferragosto, giorno in cui era costretto a stare fermo e lontano dalla sua amata fabbrica
Conosciamo tutti il forte attaccamento di Enzo al suo sogno d’infanzia, che si è poi tramutato in Ferrari, sì suo cognome, ma oggi conosciuto come uno dei marchi che costituiscono l’eccellenza mondiale; dietro questo sogno ci sono però voluti amore, passione e duro lavoro ed il Ferragosto…
Il Drake, il Ferragosto e la strana coincidenza della sua morte
Il Commendatore è ben conosciuto al mondo per la pragmaticità messa al servizio del proprio sogno, divenuto poi realtà. Ferrari per lui voleva dire tutto, non rappresentava un semplice lavoro ma bensì la sua intera esistenza.
Per questo motivo Enzo coltivava incessantemente il suo sogno, senza la necessità di fermarsi o di pause. Per lui trovarsi in fabbrica equivaleva al costante battito del cuore, incessante ed assolutamente necessario per continuare a vivere.
Per questo motivo odiava il mese di agosto ed in particolare il giorno di Ferragosto, in cui la sua fabbrica doveva “spegnersi” obbligatoriamente.
“É il giorno dell’anno che odio di più. Persino io sono costretto a non andare in ufficio, il 15 agosto. Tanto, non ci troverei nessuno”, aveva lui stesso affermato.
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Per sopravvivere a quella giornata qualche volta invitava a pranzare qualche “sfortunato” collaboratore a Fiorano. Oppure si concedeva una mezza giornata al mare sull’Adriatico, dopo la quale però non dimenticava mai di fare un giro in fabbrica.
Nel 1988 le cose sono diverse, non è lo stesso agosto di sempre per il Drake, che all’età di novant’anni si avvicina alla morte. Che se lo porterà via proprio alla vigilia del Ferragosto, anche se la notizia ufficiale per sua volontà sarà data il giorno successivo, dopo le esequie.
Quasi come uno scherzo del destino, quel Ferragosto non fu silenzioso e spento come sino a quel momento. Infatti, ci fu una mobilitazione generale per ricordare l’uomo tra i più importanti del ventesimo secolo.
Chissà se Enzo, dalla mente diabolica, aveva pensato e calcolato anche questo.
Comunque sia andata, non possiamo fare altro che ringraziarti.
Credit copertina: AlVolante
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