Anno nuovo, nuovi rumors. Secondo alcune voci che circolano in questi giorni a Maranello, la vettura del 2024 targata Ferrari avrebbe già guadagnato diversi decimi e punti di carico. Ovviamente i campioni del mondo non resteranno fermi a guardare, ma ci può essere speranza? All’insegna di un 2024 targato Vasseur.
Il 2024 della Ferrari
Siamo appena entrati nel nuovo anno, ma tra poco i motori cominceranno a cantare. Tra circa un mese e mezzo scopriremo la nuova Ferrari 2024, esattamente il 13 febbraio.
Il cosiddetto progetto 676 è in una fase avanzata del suo sviluppo ed avrebbe già superato i crash test.
Questo sarà anche il primo vero anno in cui vedremo una squadra guidata da Fred Vasseur, sotto ogni punto di vista.
Uno dei punti cruciali da affrontare resta il rinnovo dei nostri due piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, di cui il TP si sta occupando personalmente. Le trattative sembrano essere quasi concluse, vanno definiti i dettagli fra le parti.
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Interamente nuovo sarà anche il team tecnico dovrà affrontare le sfide del prossimo campionato. Un 2024 che dunque segnerà una rottura definitiva con la vecchia gestione, sia dal lato tecnico che organizzativo.
Il nuovo vestito della rossa
La Ferrari del 2024 ora ha un disegno preciso e definito. Il lavoro svolto nelle gallerie del vento a Maranello continua a dare riscontri positivi, dal punto di vista aerodinamico.
Si prosegue sulla strada tracciata da Barcellona in poi, con le pance a spiovente in stile Red Bull, che molto probabilmente verranno approfondite sulla nuova vettura-
Con l’introduzione delle pance “downwash” a Barcellona (soluzione per incanalare i vortici e l’aria verso la zona bassa della vettura), i risultati in galleria erano stati negativi sotto l’aspetto di punti downforce rispetto alla forme originali. Ma è stato l’unico modo per trovare vie di sviluppo con margini più ampi.
I dati sul nuovo progetto rispetto all’ultima versione della SF-23, hanno mostrato un recupero di 30 punti di carico, ossia un 9% di downforce utile, che varrebbe poco meno di mezzo secondo, circa 4 decimi e mezzo.
Ovviamente non si deve credere che esista la bacchetta magica, poiché non sarà il solo fattore di guadagno ipotetico.
Molte varianti possono modificare le previsioni dei team, in ogni pista. Sembrerebbe un dato significativo a parità di gomme e regolamento. Ma non dimentichiamoci le batoste di 12 mesi fa, quando le aspettative furono distrutte dalla cruda realtà.
Le ultime sessioni in galleria del vento hanno portato a quello che gli aerodinamici ricercavano, ossia ottenere più carico senza sacrificare troppo la resistenza all’avanzamento.
Sarebbe da sciocchi pensare che la Red Bull non faccia anch’essa un salto in avanti, in termini di prestazione. Il dubbio è quanto sarà questo vantaggio poiché, se fosse grande, resterebbe quasi tutto invariato.
Sperando in una battaglia che possa regalare lo spettacolo che tutti meritiamo di vedere.
Fonte articolo: Formu1a.uno – Foto copertina: Scuderia Ferrari
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