La Ferrari ci prova e propone una nuova iniziativa alla FIA sul Budget Cap; il Cavallino sarebbe svantaggiato da un condizione geografica…
Ferrari avrebbe proposto una nuova iniziativa alla FIA sul tema Budget Cap, a causa della differenza dei costi con i team che risiedono in Gran Bretagna. Scopriamo di cosa si tratta nello specifico.
Budget Cap “regionalizzato”? Ferrari spende di più rispetto ai team inglesi a causa delle tasse italiane…
Il Cavallino Rampante avrebbe proposto un’iniziativa che renderebbe più flessibile il Budget Cap, per adeguarlo ai costi del lavoro delle diverse nazioni in cui i team sono collocati.
In parole semplici, gli stipendi cambiano da nazione a nazione e Ferrari vorrebbe introdurre una sorta di livellamento che permetta di avere un tetto spese variabile, a seconda del luogo.
Secondo Motorsport.com, i team che hanno sede in Gran Bretagna pagano attualmente circa il 20/30% in meno sul costo del personale. Ciò ovviamente non riguarda solo la casa di Maranello, ma anche squadre come la Racing Bulls, Haas e Sauber.
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Anche se questa può sembrare una buona idea per arrivare ad avere una maggiore equità tra i team, è molto difficile che verrà approvata. Le squadre che godono di certi vantaggi, non ci rinunceranno così facilmente.
Inoltre è prevedibile che questa proposta non verrà vista di buon occhio dai rivali, soprattutto perché arriva dalla Ferrari; il Cavallino già gode di un bonus storico e di un diritto di veto regolamentare, due aspetti che creano una certa invidia alle altre scuderie.
La rossa tenta il tutto per tutto, poiché oltre ai duelli in pista, bisogna vincere anche le battaglie politiche nel mondo della F1. Il Patto della Concordia è ancora in via di definizione, con la versione attuale che scadrà al termine del 2025.
Staremo a vedere se la Ferrari riuscirà a convincere la FIA ad approvare il Budget Cap “regionalizzato”…
Credit copertina: XPB Images
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