Un marchio importante come quello della Ferrari é stato vittima di tentata truffa. Un dirigente del Cavallino si sarebbe accorto del fatto.
Benedetto Vigna e l’intelligenza artificiale; ecco come la Ferrari stava per subire una truffa.
I truffatori hanno usato la voce di Vigna generata dall’IA per tentare l’inganno
Ormai le truffe digitali sono all’ordine del giorno. A tutti sarà capitato di ricevere dei messaggi strani e sospetti, o persino delle chiamate telefoniche finte. E’ accaduto anche alla Ferrari.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, un dirigente del Cavallino avrebbero cominciato a ricevere dei messaggi strani su Whatsapp, all’inizio del mese di luglio. Il contatto in questione professava di essere l’ammistratore delegato dell’azienda, Benedetto Vigna.
La foto profilo non era la stessa, anche se questa lo ritraeva in posa a braccia conserte con alle spalle lo stemma del Cavallino. Il dirigente, del quale non si conosce l’identità, si sarebbe accorto anche di un numero telefonico diverso.
Col passare dei giorni le richieste si facevano sempre più insistenti e nei messaggi si parlava di “accordi di riservatezza”, “massima discrezione” e altre fandonie per restare nella parte del CEO.
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Ad un certo punto però arriva una chiamata vocale da questo numero telefonico, nel quale viene chiesto di eseguire in fretta un’importante manovra monetaria. L’accento e l’intonazione erano molto simili a quelli di Benedetto Vigna, il quale é originario della Basilicata.
Questo perché si trattava di una voce generata grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale. Il dirigente, resosi conto di una voce decisamente troppo meccanica, decide di porre una domanda a cui solo il vero amministratore delegato avrebbe potuto rispondere.
“Si ricorda il nome del libro che le ho consigliato qualche giorno fa?”. La conversazione si interrompe e la chiamata termina. Chiaramente dall’altro lato, c’era qualcuno che fingeva di essere Vigna.
Ferrari é riuscita a scampare ad una truffa, ma ci sono tante altre aziende che sono state vittime dell’intelligenza artificiale e ne hanno pagato le spese.
Credit copertina: fanpage.it
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