L’aiuto economico fornito dalla FIA ad Audi può recare maggiormente fastidio alla Ferrari; ecco perché e come è nata la polemica…
Il responsabile della FIA, Nikolas Tombazis ha spiegato perché la Federazione Internazionale ha fornito un aiuto economico ad Audi per il suo ingresso in Formula 1 nel 2026; Ferrari avrebbe diritto all’esenzione?
Il tetto dei costi rappresenta uno svantaggio per la Ferrari? La Federazione fa chiarezza…
Dal 2026, il budget cap per i team in Formula 1 aumenterà dagli attuali 135 milioni di dollari a 215 milioni di dollari. Tuttavia il costo della vita è più elevato in Svizzera, dove Audi avrà sede nello stabilimento della Sauber ad Hinwil.
“Con un tetto massimo di spesa pressoché uguale, un team con sede in un paese come la Svizzera si sarebbe ritrovato ad avere circa il 30% o addirittura il 40% in meno di persone al lavoro sulla vettura. Ciò ci sembrava fondamentalmente ingiusto“.
Queste sono state le parole di Nikolas Tombazis, responsabile FIA, ai microfoni di RacingNews365 in merito alla questione. E’ infatti previsto un ulteriore aumento per questa squadra. Questo non piace alle altre nove contendenti.
“Bisogna considerare la difficoltà di reclutare personale da altri team in base a quanto si deve pagare”.
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“Gli stipendi in certi paesi sono molto più alti e che in altri è il costo della vita ad essere superiore. Lo vedo io stesso, perché vivo a Ginevra e ogni volta che vado al supermercato ci penso” ha proseguito Tombazis.
Ma quindi anche la Ferrari, in quanto unica altra scuderia che non risiede nel Regno Unito (prima dell’arrivo di Cadillac), avrebbe diritto ad un’esenzione dal budget cap?
“Ci sono nove lupi e una pecora, credo che si possa capire chi sarebbero i nove lupi. Riteniamo che sia corretto concentrarsi sui paesi con il costo del lavoro più elevato, che al momento sarebbe solo la Svizzera“.
La FIA ha così dichiarato che al momento non creerà un’esenzione dal tetto dei costi per la Rossa, dopo quella adottata per Audi.
Sì, essere in Italia comporta al Cavallino delle spese superiori, ma non tali da giustificare un aumento del budget rispetto ai team risiedenti in terra anglosassone.
Potremmo sintetizzare in questo modo il ‘no’ della Federazione alla Ferrari.
Credit copertina: Getty Images
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