Il passo gara della Ferrari fa ben sperare in Qatar, ma un fattore potrebbe condizionare l’intero scenario; ecco l’analisi.
Ferrari ha espresso un ottimo passo durante la Sprint in Qatar e questo fa ben sperare in ottica gara; la SF-24 di Leclerc ha fatto segnare il suo miglior tempo nel penultimo giro, evidenziando il fattore cruciale che farà la differenza.
![ferrari passo gara qatar](https://diariosullarossa.com/wp-content/uploads/2024/12/GdquwDpWAAAb1a7-scaled.jpg)
Il passo c’è, ma serve aria pulita e tanta gestione
Le posizioni di partenza non sono delle migliori. Leclerc scatta dalla quinta piazza, mentre Sainz è settimo. A “consolare” questo risultato ci pensano le due (deludenti) McLaren, in terza e quarta posizione.
Il tempo realizzato dal monegasco nel Q3 lo mette a circa 20 millesimi dal crono di Piastri e ad 80 da quello di Norris. Un margine molto ridotto visto il layout più favorevole alle caratteristiche della vettura papaya.
Ferrari ha fatto un gran lavoro in termini di assetto per la qualifica, ma con modifiche che non hanno intaccato il bilanciamento con carico di benzina a bordo. Difatti abbiamo visto una SF-24 decisamente veloce e capace di restare in scia agli altri.
Sainz è riuscito a restare in zona DRS con Russell per tutta la durata della Sprint, “aiutato” anche dal gioco di squadra messo in atto tra Norris e Piastri, ma senza avere l’occasione di sopravanzarlo. Il vero passo McLaren è ancora un punto interrogativo, ma la gestione gomme non sembrerebbe molto dalla loro.
Al contrario invece il Cavallino Rampante può contare su una buona finestra di funzionamento e poco degrado. Leclerc infatti ha registrato il suo giro più veloce, su gomma media, alla penultima tornata (18/19), mettendo a segno un 1:23:9.
La partenza sarà importantissima. L’aria pulita diventa un jolly per colui che potrà usufruirne. E’ ancora tutto da scrivere, ma si dovrà dare il massimo perché ogni dettaglio farà la differenza.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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