Secondo alcune indiscrezioni sembra fatta per l’approdo di Newey in Aston Martin, ma questa scelta quanto andrà ad influire su Ferrari…
Fino a pochissimi mesi fa sembrava fatta per l’arrivo di Newey in Ferrari, anche se nel corso del tempo le cose sono cambiate ed il genio inglese sembra ora molto vicino al team di Lawrence Stroll; Ferrari ha la situazione sotto controllo o ci aspettano ancora anni ed anni di insuccesso e false speranze?
Newey resta in Inghilterra, Ferrari e prospettive future
Da ormai diciassette anni il nostro amato Cavallino è a bocca asciutta, zero tituli e speranze che man mano che svaniscono sempre di più.
L’arrivo di Vasseur sembrava aver dato nuova linfa, nuove speranze e prospettive, che però si stanno un po’ affievolendo.
Il 2023 è stato un anno difficile, per colpe non certamente attribuibili al nuovo team principal. Ma nonostante tutto la nuova gestione ha dimostrato di saper rialzarsi, per poi puntare ad un qualcosa di più grande.
Il manager francese ha dimostrato anche di avere il pugno duro, mettendo ai margini e cacciando figure che detto sinceramente, non avevano le competenze necessarie per rappresentare la nostra Scuderia.
Così abbiamo approcciato il 2024 con grande fiducia e l’inizio del campionato ha confermato queste aspettative.
Sembrava finalmente di avere un progetto solido e che nel corso del tempo ci avrebbe riportato sul tetto del mondo, anche se poi la realtà ci ha colpito forte come molte volte in quest’ultimo decennio di sofferenza.
Non parliamo degli sviluppi falliti di Barcellona, che rappresentano solamente la punta dell’iceberg.
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Ma dopo che le cose sono iniziate a girare male, il direttore tecnico, Cardile, a cui era stata data fiducia, ha fatto le valigie ed è andato via come se nulla fosse.
E specifichiamo che Cardile nel corso degli anni non ha dimostrato di essere un tecnico in grado di fare la differenza, anzi. Ciò fa riflettere molto, facendo presagire che ormai Ferrari non possieda un capitale umano che possa far puntare ai massimi livelli.
E l’arrivo di Newey poteva essere un piccolo passo “sicuro” verso una nuova era vincente, anche a costo di scendere a patti col diavolo, visto che parliamo del tecnico più importante mai esistito in Formula Uno.
Cosa però che i vertici del Cavallino non hanno fatto, perché probabilmente non c’è realmente voglia di vincere. Basterebbe veramente poco se ti chiami Ferrari, per tornare in alto, ma come già detto non lo si vuole veramente.
In attesa dell’annuncio del nuovo direttore tecnico, che non sarà nessuno di eclatante (a meno che non arrivi Aldo Costa, cosa piuttosto improbabile), la vettura del 2025 è stata affidata alle seconda linee di figure fallimentari, come Sanchez o lo stesso Cardile.
Difficile dunque aspettarsi una ribalta l’anno prossimo, ma ciò che più preoccupa è il cambio regolamentare del 2026. Visto che Ferrari al momento non sembra avere figure adatte all’arduo compito di riportarci ai fasti.
Ed in caso di fallimento anche tra due anni, i ventuno anni di insuccessi tra il 1979 ed il 2000, potrebbero essere superati.
Ovviamente speriamo con tutto il nostro cuore di sbagliarci, ma la realtà al momento sembra questa e ne siamo addolorati.
Con la viva speranza di un futuro migliore e soprattutto vincente…
Credit copertina: Motorsport.com
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