Ferrari ha sofferto di bouncing da Barcellona che ne ha limitato il potenziale, ma anche senza questo fenomeno il distacco da McLaren sarebbe “ampio”
Nel corso delle ultime gare, il fenomeno del “bouncing“ ha afflitto e limitato il potenziale di Ferrari, che vede grazie in questa maniera ancor più grande il distacco dalla capoclasse McLaren.
L’attuale distacco e potenziale di Ferrari da McLaren
A partire dall’introduzione del pacchetto di aggiornamenti di Barcellona, Ferrari ha iniziato a soffrire di bouncing.
Questo fenomeno, conosciuto anche come “porposing”, fa saltellare la vettura e la rende instabile nei lunghi curvoni veloci, perdendo così tempo sul giro.
Il porpoising ha rappresentato un incubo per tutti i team a partire dal 2022, dall’introduzione delle vetture ad effetto suolo. Con tante difficoltà si è riusciti a migliorare questa dinamica, che però è ricomparsa da qualche gara sulla Ferrari.
Le motivazioni potrebbero essere dovute al fatto che il sistema sospensivo della SF-24 non riesce a sopportare il troppo carico generato dal fondo, innescando così il bouncing.
Questo problema costa alle Rosse nei lunghi curvoni veloci circa 3 decimi, una vera e propria eternità. Con l’introduzione di un nuovo fondo in Ungheria, la guidabilità sembra essere migliorata, anche se solamente in Belgio ne avremo la totale conferma.
Leggi: Gli aggiornamenti Ferrari in Belgio per combattere il bouncing sulla SF-24!
I saltellamenti di cui Ferrari ha sofferto nelle ultime gare sono costati circa 5 decimi complessivi di distacco dalla vetta. Un distacco troppo ampio e che ha relegato la SF-24 come quarta forza in Spagna, Austria e Gran Bretagna.
Tuttavia secondo Formu1a.uno, anche senza bouncing Ferrari non riuscirebbe a stare al passo della vettura più competitiva, che oggi è sicuramente McLaren, vincitrice dell’ultima gara.
Potenzialmente il distacco senza questo fenomeno risalirebbe a circa 1.5/2 decimi, più o meno lo stesso distacco che pagano Mercedes ed in certe situazioni anche Red Bull.
Gli uomini del Cavallino sono rimasti delusi dalla gara ungherese. Infatti, in un circuito che non innesca bouncing, si aspettavano di essere più avanti rispetto a Mercedes, dunque c’è ancora molto lavoro da fare…
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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