GP Abu Dhabi, a cosa può puntare Ferrari dopo le prime libere?

Si torna in pista per l’ultimo gran premio stagionale sul circuito di Abu Dhabi, non congeniale a Ferrari come quello di Las Vegas, ma sul quale la vettura di casa Maranello potrebbe adattarsi bene considerando il grande lavoro svolto dai tecnici nella comprensione della SF-23, specialmente nella seconda parte di stagione. Andiamo a vedere il comportamento della Rossa nel corso nei primi due turni di prove libere. 

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Leclerc in pista sul tracciato di Abu Dhabi durante le FP2 – Foto: Scuderia Ferrari

La SF-23 sembra ben bilanciata già dalle prime prove libere

Le due sessioni sono gestite in maniera differente da Ferrari per quanto riguarda il lavoro svolto. Le prime prove libere sono servite per lo studio e la messa a punto della vettura su questo tracciato.

Dopo il primo run effettuato da Shwartzman e Sainz ci sono state delle regolazioni per quanto riguarda l’altezza da terra. Specifichiamo che le indicazioni di Sainz sono state molto utili visto che hanno migliorato la guidabilità della vettura.

Il bilanciamento trovato nelle FP1 è apparso già abbastanza buono visto che permette di sfruttare nella migliore delle maniere la power unit ma soprattutto di generare un buon livello di spinta verticale.

Un inizio di FP2 col botto (in tutti i sensi) per Ferrari

La seconda sessione di prove libere non inizia nella migliore delle maniere per Sainz, che finisce a muro in curva 5. Lo spagnolo ha perso il controllo della sua vettura dopo un saltellamento che ha causato un’improvvisa perdita di carico ed a quel punto non c’è stato più nulla da fare per il madrileno.


Leggi: Il resoconto di Leclerc e Sainz sulla “deludente” stagione 2023


Dopo due lunghe bandiere rosse, Leclerc scende in pista con gomma soft facendo segnare il miglior tempo, dopodiché svolge un long run con la stessa gomma. Non è stato possibile fare paragoni con gli altri team, ma in generale la SF-23 è sembrata comportarsi bene.

L’assetto di base ha funzionato molto bene, anche se deve essere rifinito nella maniera migliore. L’obiettivo è quello lavorare sui tratti lenti del circuito per trovare la massima performance e limitare ancor di più il sottosterzo, arginato bene già in queste prime due sessioni di prove

Oltre ciò non è possibile fare previsioni e capire dove Ferrari si trova, vista anche la presenza delle due bandiere rosse, ma è un inizio niente male ed i tecnici sembrano aver lavorato ancora una volta nella maniera corretta.

Fonte articolo: F1AnalisiTecnica – Foto copertina: Scuderia Ferrari


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