L’analisi delle FP1 del GP del Messico, con Ferrari in cerca di conferme dopo la vittoria negli Stati Uniti…
Le FP1 del GP del Messico si sono concluse per Ferrari con la seconda posizione di Carlos Sainz, a poco più di tre decimi da Russell e con l’incidente di Oliver Bearman, che ha messo a segno solamente pochi giri.
Ferrari ha possibilità anche in Messico? Cosa dicono le prime libere
Ricordiamo innanzitutto che in questa sessione non ha girato Leclerc, visto che tutti i team hanno l’obbligo di far effettuare due sessioni di libere a “giovani” piloti. Dunque durante le FP1, la SF-24 è andata nelle mani di Bearman.
Le prove libere del giovane rookie, protagonista del suo primo Gran Premio con Ferrari in Arabia Saudita, sono durate poco meno di venti minuti. Un contatto con la Williams di Albon infatti, ha messo entrambi fuori gioco.
Dunque la sessione è continuata solamente con Sainz in pista per la Rossa, che ha iniziato la sua sessione con gomma dura.
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Il bilanciamento della vettura ed il feeling dagli on-board sono sembrati buoni, anche se lo spagnolo inizialmente ha optato per un piccola modifica al flap dell’ala anteriore.
Con gomma rossa, lo spagnolo e la sua SF-24 si sono dimostrati tra i più veloci in pista, anche se è ancora presto per i primi giudizi. Tuttavia l’impressione lasciata fino a questo momento è abbastanza positiva.
Ovviamente per il momento i tempi sul giro sono ancora poco indicativi, visto che bisognerà ancora lavorare per cercare il compromesso giusto per l’assetto.
Sainz ha effettuato inoltre un piccolo stint di cinque giri su gomma dura, a fine sessione, per provare il passo gara. Quest’ultimo si è rivelato ottimo in termini di costanza, anche se aspettiamo sempre le FP2 per valutare l’effettiva prestazione.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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