Nelle FP2 del GP del Messico, Ferrari martella e spaventa gli avversari, ma le carte sono ancora coperte. Ecco cosa è accaduto.
Nelle FP2 del GP del Messico, Ferrari ha concluso in prima posizione con Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc si piazza quarto. Che bella SF-24 sul Circuito Hermanos Rodriguez, con un passo gara spaventoso. I rivali restano nascosti?

Ferrari paurosa sul passo gara, ma le carte sono ancora coperte
In questa seconda sessione di prove libere, Leclerc è potuto scendere in pista con la sua SF-24, dopo aver visto Bearman nelle FP1. Purtroppo il pilota inglese è stato protagonista di un incidente, che ha poi costretto il monegasco ad attendere il termine delle riparazioni prima di salire in macchina.
La sessione è stata allungata di 30 minuti proprio per consentire ai team di svolgere il programma previsto. Un’ora obbligatoriamente dedicata interamente ai test Pirelli, mentre nell’ultima mezz’ora attività libera.
Ferrari, come le altre squadre, ha dovuto fare 5 giri da qualifica e 12 giri di passo gara sul pneumatico Proto. Il botto di Russell ha inoltre causato una bandiera rossa che ha avuto la durata di circa 25 minuti, che ha in un certo senso “aiutato” Leclerc a non perdere tempo utile.
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Sainz ha mostrato grande feeling con le gomme Proto, mentre Charles ha dovuto inizialmente adattarsi alla SF-24 in versione Messico. Al Cavallino è stata affidata la mescola C4, ovvero la media.
Tanto lavoro sia sulle gomme 2024 che 2025 per la Rossa, la quale ha evidenziato una grande stabilità nell’aggredire i cordoli, ottimo bilanciamento nelle curve veloci e una buona trazione nei tratti lenti.
La monoposto modenese gode di un assetto molto preciso sull’anteriore e gli sfoghi sulle pance sembrano non intaccare l‘efficienza della SF-24.
Leclerc ha mostrato una costanza incredibile con tanto carico di benzina. Ferrari, per ora, sembra essere la grande favorita ma ovviamente avremo un quadro più chiaro nelle FP3.
Una cosa è certa, il Cavallino galoppa forte e i rivali dovranno essere all’altezza se vorranno lottare per la vittoria.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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