Abbiamo visto come la Ferrari non abbia brillato nelle due sessioni di libere a Las Vegas, ecco dove soffre maggiormente la SF-24, l’analisi.
Perché Ferrari non sta performando come dovrebbe e dove soffre maggiormente la SF-24 a Las Vegas; ecco l’analisi completa. Il Cavallino Rampante ha iniziato il weekend con l’ala posteriore più carica, montando successivamente la configurazione più scarica di Monza.
Ferrari non digerisce il primo settore e il bilanciamento non convince
La casa di Maranello ha deciso di ripetere quanto fatto nel 2023, ovvero scendere in pista inizialmente con un livello di carico superiore per poi scaricare. Ovviamente l’ala posteriore di Spa è stata utilizzata per consentire ai piloti di spingere su un manto stradale poco aderente e molto sporco.
Nella seconda sessione, Sainz e Leclerc hanno potuto prendere un po’ più le misure tra i muri della Strip. I due piloti si trovano rispettivamente a circa 3 e 5 decimi dal miglior tempo di Hamilton. Il distacco non deve spaventare, poiché la Rossa ha effettuato la sua simulazione qualifica in anticipo e con condizioni peggiori.
Certo è che per ora non abbiamo visto una SF-24 brillante. Ci sono molti fattori che possono incidere, come la nuova direttiva tecnica della FIA ad esempio. Il ‘nemico’ più difficile da affrontare per la Ferrari è il freddo.
Le basse temperature impediscono alla Rossa di esprimersi, portandola a soffrire soprattutto nel primo settore. Le due curve iniziali del circuito di Las Vegas sono ostiche per questa vettura, visto che sono delle pieghe a lunga percorrenza e a bassa velocità. Secondo quanto riportato da Formula Passion, lì Sainz e Leclerc perdono 2 e 3 decimi. Inoltre le staccate di curva 12 e 14 sono sembrate difficili.
Il monegasco non era particolarmente a suo agio con il bilanciamento. Se Ferrari riuscirà a sistemare l’assetto e sfruttare il massimo grip della soft, allora potrà giocarsi la pole position.
Infine, per quanto riguarda il capitolo passo gara, si possono notare i due approcci opposti dei ferraristi. Charles è molto aggressivo e stressa il pneumatico sin dai primi giri, girando intorno al 38:4. Sainz è più progressivo con un ritmo più costante, riuscendo a combattere il fenomeno del graining.
Questi esperimenti sono di fondamentale importanza per comprendere al meglio le mescole e la durata della loro vita. Vedremo cosa accadrà nelle FP3.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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