Al GP d’Olanda, la Ferrari potrà beneficiare di alcune caratteristiche del circuito di Zandvoort? Scopriamolo insieme.
La Ferrari SF-24 scenderà in pista sul circuito di Zandvoort, in occasione del GP d’Olanda; le caratteristiche del tracciato possono aiutare la rossa a contenere i distacchi?
Ferrari potrà essere più vicina agli avversari, grazie ad un circuito simile all’Ungheria
Il tracciato di Zandvoort si sviluppa per circa 4.2 km, presenta molti dislivelli con 7.92 metri di differenza ed ha un totale di 14 curve, con solo 2 zone DRS. Il circuito olandese é fondamentalmente simile a Budapest, con lunghi curvoni in appoggio e con una velocità media di percorrenza molto bassa.
La Ferrari sarà costretta a trovare un compromesso tra efficienza e deportanza, poiché sappiamo quanto la coperta sia corta. Il famoso banking di curva 3 (Hugenholtzbocht) rappresenterà una sfida importante per i nostri piloti, visto che lì si raggiungono i 19 gradi di inclinazione.
Ci aspettiamo che sulla SF-24 venga montata l’ala da massimo carico, già vista anche all’Hungaroring. L’unica curva che si affronta con una velocità superiore ai 250 km/h é la 7(Scheivlak), per il resto del tracciato non si raggiungono queste velocità in percorrenza. Ciò dovrebbe aiutare la rossa di Maranello a contenere il fastidioso porpoising.
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Sappiamo che il fondo portato nel GP d’Ungheria ha mostrato dei piccoli progressi, allontanando l’innesco dei rimbalzi a velocità superiori.
Inoltre l’asfalto liscio potrebbe dare una mano alla Ferrari, visto che concederebbe alla vettura di viaggiare ad altezze minime da terra. Il carico aerodinamico sarà protagonista, poiché a Zandvoort serve avere una monoposto agile nei cambi di direzione e stabile in trazione.
Da non sottovalutare é il fattore della top speed, il quale sarà di fondamentale importanza per tentare il sorpasso in gara. Certo, Vasseur disse che la pista olandese non rientrava in quella lista di tracciati favorevoli alla Ferrari, ma non diamoci per vinti.
Speriamo di vedere i frutti del lavoro svolto in queste settimane, anche perché da adesso vige la regola del “vietato sbagliare”.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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