Lewis Hamilton diventerà pilota Ferrari nel 2025. In molti avevano pensato che alcuni uomini Mercedes potessero seguirlo a Maranello, tra cui anche Bono, ma Roberto Chinchero sembra aver smentito questa voce. Ci sarebbe una clausola nel contratto del 7 volte campione del mondo che tutela la Scuderia di Brackley.
Lewis e Bono si separeranno?
Pare proprio di sì. Lewis Hamilton e Peter Bonnington (Bono per i più), suo storico ingegnere di pista, prenderanno strade separate a partire dal 2025. Conosciamo bene il loro rapporto ed il pilota inglese vorrebbe essere seguito da molti uomini Mercedes.
Una figura importante ed influente come Hamilton non poteva non avere una clausola nel suo contratto che proteggesse il team tedesco.
Nell’agosto del 2023, il numero 44 firma con la Stella un rinnovo annuale con opzione per un biennale; trasferendosi in Ferrari nel 2025 le regole sono cambiate.
Si chiama “non-poaching clause” ed è una clausola che evita la fuga di cervelli Mercedes in quel di Maranello. Toto Wolff, pur non sapendo nulla dell’affare Hamilton-Ferrari ha protetto il suo team con la solita astuzia che lo ha sempre contraddistinto.
Sappiamo però che in Formula Uno tutto è possibile.
Ferrari e il suo fascino irresistibile
Il fascino del Cavallino Rampante attrae e continua a far esultare i tifosi di generazione in generazione. Alla rossa manca un titolo da quasi 18 anni, eppure anche un figliol prodigo Mercedes come Lewis non ha saputo resistere alla Ferrari.
Con un trasferimento simile, tutto può succedere. La Scuderia potrà comunque tentare di rubare alcuni ingegneri dal team con sede a Brackley, ma il pilota inglese non potrà esercitare alcuna influenza.
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In molti custodiscono il sogno di lavorare a Maranello, tanti lo negano ed in pochi lo ammettono. Elkann e Vasseur hanno già dimostrato di potersi prendere tutto, se vogliono.
Ora però tocca riportare quel mondiale, per far capire agli avversari che la leggenda continua a vivere ed il Cavallino è pronto a correre più veloce che mai.
Forza Ferrari, più di ieri ma meno di domani.
Fonte foto copertina: formula1.it
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