Il 2024 sarà l’anno di Ferrari? Cosa ne pensa Leo Turrini

Tutti ci chiediamo se nel 2024 potremo assistere ad un ribaltone e vedere dopo tanti anni una Rossa trionfante sul tetto del mondo. Leo Turrini, di recente intervistato dalla rivista Panorama, ha commentato la stagione appena conclusa da Ferrari e su quali sono le sue aspettative per l’anno che verrà.

ferrari turrini
Leclerc pronto a scendere in pista ad Abu Dhabi – Foto: Scuderia Ferrari

La valutazione del 2023 di Ferrari secondo Turrini

“Alla stagione di Ferrari non credo si possa andare oltre la sufficienza di stima. Venivano da un 2022 molto discutibile ma nel quale aveva vinto 4 gran premi e persi altri per affidabilità o disavventure ai box. Nel 2023 c’è stata solo una vittoria e le pole sono calate in termini numerici. La delusione è molto forte viste le premesse di inizio stagione.”

Turrini non manca di citare ironicamente anche l’AD Benedetto Vigna per le dichiarazioni di inizio stagione, in cui aveva affermato che “questa Ferrari non avrebbe avuto precedenti in termini di velocità”.

“C’è stato un timido progresso nella seconda metà di stagione rispetto alla disillusione iniziale quando Ferrari era la quarta o quinta forza del campionato. Poi sono tornate le pole ed avrebbero meritato di concludere in seconda posizione nei Costruttori”.

Invece su Leclerc e Sainz

“Per quanto riguarda Leclerc ammetto di essere di parte, incarna l’emozione dei ferraristi. Non ha vinto neanche una gara però le rare volte che hai avuto modo di entusiasmarti per la Rossa è stato il sabato e lui ha fatto 5 pole, poi ha avuto sfighe inaudite. Leclerc è emozione, gli darei un 7 e mezzo.

“Sainz invece è mancato nel finale di stagione ed è finito dietro Leclerc. Entrambi ci tenevano moltissimo visto anche se da fuori può apparire insignificante perché tra 2021 e 2022 erano pari. Allo spagnolo però do’ lo stesso voto di Leclerc vista la vittoria di Singapore e l’intelligenza tattica dimostrata in quell’occasione.

Turrini come già detto nelle scorse settimane ha detto che probabilmente i due piloti rinnoveranno anche se non conosciamo ancora la scadenza dei contratti.

Il problema nasce da chi guida la Scuderia?

Il flop del progetto tecnico del 2023 è stato confezionato da Binotto, dunque non è possibile attribuire un giudizio su Vasseur. Binotto potrebbe difendersi dicendo che se fosse rimasto avrebbe saputo come correggere i limiti, ma certamente non ha lasciato un’eredità positiva a Vasseur quando è arrivato a gennaio.”


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“Per Vasseur sarà determinante il 2024, dovrà essere capace di modificare e migliorare la realtà organizzativa della Ferrari.”

Il 2024 ancora una volta non sarà l’anno di Ferrari

“Penso sia ragionevole visto che le regole tecniche restano uguali e Red Bull ha vinto 21 gare su 22, di cui 19 con lo stesso pilota. Pensare ad una rivoluzione è complesso, dunque rovesciare la realtà è difficile per Ferrari ma non solo.”

A marzo dobbiamo sperare di ritrovare competizione, che è mancata quest’anno. Dobbiamo aspettarci che Ferrari così come Mercedes siano da subito più vicine a Red Bull”, ha così concluso Leo Turrini che dunque non si aspetta grandi stravolgimenti rispetto a quanto visto fino a questo momento.

Fonte foto copertina: Scuderia Ferrari


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