Dopo le difficoltà riscontrate fa Ferrari negli ultimi mesi con lo sviluppo della SF-24, si cerca un compromesso per ritrovare prestazione e tornare al vertice…
Ferrari per ritornare a lottare per le posizioni che contano, non si affida solamente agli sviluppi, ma in un compromesso che possa far esprimere al meglio il potenziale della SF-24.
L’importanza del compromesso tra vettura e pilota
A partire dagli aggiornamenti di Barcellona, Ferrari ha iniziato a perdere terreno rispetto ai diretti concorrenti. I nuovi sviluppi hanno innescato nuovamente il fenomeno del porposing, che ha limitato le prestazioni della SF-24 e fatto perdere fiducia ai piloti.
In Ungheria è stato poi utilizzato un fondo “rinforzato”, partendo da quello introdotto da Barcellona e che nel frattempo era stato bocciato in Gran Bretagna.
Quest’ultimo ha aiutato a migliorare la guidabilità, rendendo la vettura più stabile, anche se il problema deve essere ancora risolto nella sua totalità ed i prossimi sviluppi saranno fondamentali sotto quest’ottica.
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Il fondo utilizzato in Ungheria è costato del peso in più sulla SF-24, vista l’aggiunta di ulteriore materiale. Ciò ha rappresentato un compromesso per cercare maggiore prestazione, al netto dell’aumento di peso.
Secondo Motorsport.com, la stessa cosa è avvenuta anche ad inizio stagione, quando Leclerc non si trovava con le nuove pinze Brembo. Nonostante l’alleggerimento di 300g, il monegasco non riusciva a trovare il feeling ottimale.
Dunque Ferrari ha deciso per un passo indietro, reintroducendo il materiale del 2023 e di conseguenza aggiungendo peso. Si è decisi in questa maniera di privilegiare le sensazioni del pilota rispetto al peso complessivo della vettura.
Questo per dire che nonostante la ricerca della prestazione pura, il pilota rappresenta ancora un valore assoluto che può far la differenza se messo nelle condizioni migliori.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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