Il motore Ferrari 2026 ha ruggito: i primi riscontri al banco

Tra le strade di Maranello si respira aria di ottimismo. Il motivo principale è la nascita del “progetto “676”, che nel 2024 dovrà dare chances di vittoria al Cavallino. L’altro motivo riguarda il propulsore 2026, il quale ha emesso il primo ruggito prima delle festività natalizie.

Ferrari ha testato per la prima volta il motore 2026 – Foto: Motorsport.com

Il primo gemito di una nuova era

Un clima di fiducia, carico di speranze, portato dalla nuova Ferrari 2024, ma non solo. Soltanto pochi giorni fa, è trapelata la notizia secondo cui il motore del 2026 avrebbe emesso i primi ruggiti.

Il nuovo sei cilindri turbo di Maranello sarà la chiave nel 2026, visto proprio il cambiamento regolamentare. Il lavoro sperimentale svolto finora da Enrico Gualtieri, ora passerà nelle mani di Wolf Zimmerman.

Il nuovo propulsore ha dato segnali positivi nelle prove al banco, ma ovviamente si tratta di una prima versione destinata inevitabilmente ad evolvere.

Con il nuovo regolamento la potenza sarà ripartita al 50% tra il motore endotermico e l’energia elettrica dell’ibrido, con la completa rimozione dell’unità MGU-H (una delle due componenti ibride).

Un’unita MGU-K molto più potente e collocata all’interno del telaio permetterà una distribuzione dei componenti diversa da quella attuale.

Nuove regole, nuove vetture e nuovi carburanti

Le norme FIA potrebbero far pensare ad un livellamento delle prestazione tra i team, causa restrizioni nelle scelte dei materiali e delle soluzioni, ma non sarà così.


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Ferrari si sta concentrando sull’efficienza che il nuovo motore dovrà sprigionare, per consentire una ricarica continua dell’ibrido.

Il focus principale della Scuderia di Maranello è sull’utilizzo dei nuovi carburanti ad impatto zero. La fase di combustione avverrà con benzina completamente sostenibile, diversamente da ciò che avviene ora.

Ad oggi la collaborazione con il team di ricerche AVL fornisce un punto chiave per la Ferrari, consentendogli di avere una conoscenza approfondita dei motori ibridi.

Il 2026 dovrà regalare spettacolo con nuove vetture più piccole e più leggere che rispetteranno gli standard di eco-sostenibilità.

L’importante è sapere che qualcosa bolle in pentola a Maranello, per aprire di nuovo un ciclo tutto rosso.

Fonte articolo: Motorsport.com


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