Nelle qualifiche Sprint del GP del Qatar abbiamo visto una Ferrari completamente diversa rispetto alle FP1; ecco il vero motivo.
La SF-24 è improvvisamente diventata una vettura molto nervosa e sottosterzante nelle qualifiche Sprint del Qatar; Ferrari è stata condizionata da un assetto troppo stabile sul posteriore e da 5 gradi che hanno fatto la differenza.
Ferrari dovrà “alleggerire” il posteriore per avere un anteriore più forte
La vettura di Maranello aveva mostrato ottimi segnali nelle Prove Libere 1, con un circuito poco gommato e temperature leggermente più alte. La SF-24 era scesa in pista con un posteriore molto forte che garantiva tanta trazione ed era perfettamente bilanciato con l’asse anteriore.
Proprio nelle FP1 infatti avevamo notato una McLaren molto nervosa soprattutto nei cambi di direzione. Una volta entrati nelle qualifiche valevoli per la mini gara del sabato, lo scenario si è completamente ribaltato.
5 gradi in meno rispetto al pomeriggio e una maggiore aderenza dell’asfalto qatariota hanno fatto risorgere le papaya, mettendo invece in grande difficoltà Leclerc e Sainz. Queste condizioni favoriscono solitamente il grip sull’asse posteriore.
Secondo Federico Albano, Ferrari si è ritrovata in SQ con un’auto troppo piantata sul retrotreno ed un anteriore molto poco incisivo. Ecco spiegato il sottosterzo “killer” accusato nei giri lanciati sulla gomma morbida. Sappiamo che in Qatar è fondamentale avere un bilanciamento quasi neutro tra gli assi, in modo da riuscire ad affrontare i bruschi cambi di direzione senza perdere trazione.
In vista della Sprint Race, le premesse non sono delle migliori poiché col regime di parco chiuso è possibile modificare solo l’incidenza dell’ala anteriore. Nonostante ciò l’utilizzo di mescole più dure e maggior quantitativo di benzina dovrebbero alleviare il grande difetto della qualifica. Resta da vedere l’interrogativo del graning.
Soltanto dopo la bandiera a scacchi della gara da 100 km, i meccanici del Cavallino Rampante potranno ritoccare il setup per affrontare le qualifiche, determinanti per la griglia di partenza della gara domenicale, nel migliore dei modi.
Ricordiamo che Ferrari è stato l’unico top team ad aver utilizzato la gomma dura nelle FP1 e che ora ha a disposizione un solo treno di hard. Di contro potrà contare su una media nuova aggiuntiva rispetto ai suoi avversari. Si pensa alla sosta singola? Forse, ma è ancora troppo presto per dirlo.
Il nuovo fondo montato sulla vettura di Leclerc sarà di grande aiuto per gli ingegneri di Maranello in ottica 2025, visto che il tracciato di Losail può definirsi una “galleria a cielo aperto”.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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