Jean Todt, storico team principal della Ferrari, ha rilasciato alcune dichiarazioni che riguardano Charles Leclerc. Il manager francese ha espresso parole molto dolci nei confronti del monegasco, nel quale vede una speranza chiamata “mondiale”, ammettendo di tifare per lui.
Todt, un cognome legato a Ferrari
Jean Todt. Al solo udire questo nome qualunque ferrarista sente dei brividi lungo tutto il corpo. I successi, da team principal della Ferrari, lo hanno fatto varcare di diritto nell’olimpo dei grandi. La sua amicizia con Michael Schumacher commuove tutt’oggi.
Grazie al francese, la Scuderia di Maranello ha vinto cinque titoli piloti e sei titoli costruttori. Un filotto mai visto prima nella storia del Cavallino Rampante.
Ora però, la situazione è molto diversa. La rossa non vince un mondiale da quasi 17 anni. Ci abbiamo provato innumerevoli volte, con campioni del calibro di Fernando Alonso e Sebastian Vettel, fallendo.
Dal 2019, Ferrari ha fatto sì che Leclerc diventasse un leader nel team. Nicholas Todt, manager del monegasco, ha accompagnato Charles durante tutto il corso della sua carriera.
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Jean conosce bene il numero 16, un legame troppo forte per non ammettere di tifarlo.
“Charles merita di vincere un titolo”
Il manager nativo di Pierrefort, ha espresso parole d’affetto per Charles Leclerc.
“Conosco molto bene Charles, perché mio figlio Nicholas è diventato suo manager sin da quando era sui kart. L’ho visto crescere e so quanto meriti di essere un pilota della Ferrari“.
E’ una storia di intrecci quella tra la famiglia Todt e Leclerc, poiché Nicholas é stato un punto chiave per l’arrivo in Formula Uno del monegasco.
“Leclerc è un ragazzo speciale e merita di vincere un titolo. Ha incontrato molti ostacoli nel corso della sua vita, che lo hanno reso più forte. Faccio il tifo per lui e sono speranzoso che, prima o poi, riesca a vincere“ ha così concluso Jean Todt.
Come si dice, la speranza é l’ultima a morire e noi tifosi lo sappiamo bene. Non a caso abbiamo atteso 21 anni, prima che venisse spezzata la maledizione.
Fonte foto copertina: f1race.it
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