Jean Todt torna sul “Crashgate” ed invita Massa a combattere

Jean Todt, ex storico Team Principal di Ferrari, torna a parlare del Crashgate relativo al Gran Premio di Singapore 2008 in una recente intervista a La Stampa. Il francese ha espresso diverse opinioni sul quel GP e su quella stagione maledetta sia per Ferrari che per i suoi tifosi, ma sopratutto per Felipe Massa. Todt non ha dubbi e concorda con l’ex-pilota brasiliano sul fatto che quel “maledetto” Gran Premio doveva essere annullato.
Jean Todt ci dice la sua sull’episodio Crashgate – Foto: f1news.it

Tutti sapevano del Crashgate, la Formula Uno ha perso ancora

Bernie Ecclestone, all’epoca CEO di Formula 1, ha svelato che sia Max Mosley (allora Presidente FIA) che Charlie Whiting (direttore di gara) erano perfettamente a conoscenza del famigerato Crashgate.

L’episodio incriminato è quello in cui Nelson Piquet Jr. si schiantò di proposito dopo aver elaborato un preciso piano con il suo team (Renault) per cercare di far trionfare il compagno di squadra, Fernando Alonso.

E’ incredibile pensare come Mosley e Whiting in tutti questi anni non abbiamo parlato per non “sporcare” la reputazione e l’immagine del mondo della Formula Uno, seppur il loro atteggiamento in un certo senso sia comprensibile visto che non possiamo conoscere quali interessi “girassero” e quale ruolo abbiano potuto giocare nella “congiura” messa in atto.

Sicuramente l’errore ai box da parte dei meccanici del Cavallino non è cancellabile visto che quel bocchettone del rifornimento doveva essere tolto in tempo. Eppure annullare quel “GP farsa”, sarebbe stato equo per tutti tranne ovviamente per Hamilton, che alla fine beffò Massa nella conquista per il titolo.

Massa e la sua battaglia “legale” per il titolo

Da quando sono emersi questi dettagli Massa non si è dato pace per l’accaduto e ha deciso di intraprendere una battaglia legale contro la FIA per essere risarcito del danno nei suoi confronti.

L’ex pilota nativo di San Paolo cerca anche il supporto di Ferrari che però non si è mai espressa sull’accaduto. Jean Todt invece pretende giustizia per Felipe e lo incoraggia a continuare a lottare. Secondo lui l’unico sbaglio è stato quello di non aver reagito più duramente all’epoca.


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Il francese prosegue spiegando che il colpo psicologico subito da Felipe è stato forte e difficile da mandare giù, infatti da quel “maledetto” 2008 non abbiamo più visto il “vero” Felipe in grado di lottare per conquistare un titolo.

D’altronde come biasimare Massa, che vincendo a casa sua l’ultimo GP della stagione fu campione del mondo con la sua Rossa per soli 38 secondi; una bellissima favola che meritava un finale diverso.

Con ogni probabilità, anzi, con certezza il titolo non verrà mai restituito a Massa, il mondo dello sport non è un mondo giusto dove vige la giustizia, ma almeno delle scuse nei confronti di Felipe, seppur non servano a restituire quanto perso, andrebbero fatte.

Fonte foto copertina: Corriere della Sera


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