Jules Bianchi, la prima grande promessa della Ferrari Driver Academy che un destino troppo crudele ha deciso di portare via con sé…
Sono passati 10 anni dall’incidente che vide coinvolto Jules Bianchi a Suzuka, la prima grande promessa Ferrari che un destino troppo crudele ha deciso di portar via con sé.
Jules e quel sogno “in rosso” tanto agognato e mai realizzato
Jules Bianchi era un ragazzo nato a Nizza, il 3 agosto 1989, con un animo gentile e un sogno da realizzare. Il padre Philippe lo aveva incitato fin da piccolo sui kart, dove quel ragazzino era cresciuto ed era diventato un uomo.
Nel 2009 il suo talento viene riconosciuto dalla Scuderia più importante di sempre, la Ferrari. A Maranello decidono così di fondare la prima divisione dedicata a giovani talenti e la prima grande promessa portava il nome di Jules Bianchi.
Il pilota francese raggiunse la massima categoria del motorsport nel lontano 2013, quando firma per la Marussia. Nonostante la scarsa competitività della vettura, si mette comunque in mostra.
I vertici del Cavallino capirono che nulla avrebbe potuto impedire a Jules di guidare la rossa, in un futuro non troppo lontano.
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I punti a Montecarlo, nella stagione 2014, rappresentarono la prima vera soddisfazione per quel ragazzo così speranzoso e gentile.
Purtroppo poi un destino troppo crudele ha deciso di portarlo via con sé, strappandolo a chi gli voleva bene e non solo. La sua scomparsa segna il primo lutto nel mondo della Formula 1 dopo Ayrton Senna.
“Jules avrebbe sicuramente guidato la Ferrari in futuro”, queste furono le parole di Stefano Domenicali, al tempo Team Principal della Scuderia, dopo quel maledetto incidente in Giappone.
Il suo ricordo resta vivo e continua attraverso Charles Leclerc, il quale ha realizzato ciò che Jules non ha avuto l’opportunità di fare.
Grazie Jules, per sempre.
Credit copertina: XPB Images
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