La nascita del simbolo della Ferrari: il Cavallino Rampante

Sin dalla più tenera età tutti noi abbiamo impresso nella mente un simbolo che ha fatto la storia dell’Italia ed in una certa maniera l’ha resa celebre in tutto il mondo. Quel simbolo non può non essere il Cavallino Rampante, attraverso il quale la Ferrari s’identifica e si mostra a tutti. Ma come ha fatto il Cavallino a divenire l’icona della Scuderia creata da Enzo Ferrari? Nelle prossime righe conoscerete la verità.

ferrari cavallino rampante
Cavallino Ramapante raffgurato sulla carlinga di un aereo del primo Novecento

Il Cavallino Rampante: come nasce il mito

Il Cavallino Rampante era l’emblema personale di Francesco Baracca, un aviatore italiano ed eroe della Prima Guerra Mondiale, abbattuto mentre era in volo nel 1918. Proprio sulla sua carlinga vi era rappresentato questo cavallino rampante color nero, allusione al coraggio ed alla temerarietà.

Pochi anni dopo il conflitto e la morte dell’aviatore, nel 1923, Enzo Ferrari conosce il padre di Francesco durante un avvenimento particolare, ovvero il Gran Premio del Circuito del Savio, vinto in quell’occasione da Ferrari.


Leggi: Le prime informazioni sulla Ferrari 2024


L’anno successivo, Enzo si ripete e questa volta invece conosce la madre di Baracca, Paolina. Dopo la vittoria, il “Drake” si recherà presso i conti Baracca e la signora Paolina pronuncerà una frase passata alla storia: “Ferrari, metta il cavallino rampante del mio figliolo sulle sue automobili, le porterà fortuna”.

Tuttavia, ci vorranno ancora alcuni anni affinchè il Cavallino faccia la sua comparsa sulle automobili di Ferrari. Sarà realizzato per la prima volta nel 1932, per differenziare le Alfa Romeo da quelle originali, che invece gareggiavano con l’iconico quadrifoglio verde, ideato da Sivocci nel 1923.

Foto copertina: Scuderia Ferrari


Seguici su tutti i nostri social: TikTok – Instagram – X


 

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui