La Ferrari avrebbe fatto una scelta che ha reso la SF-25 non performante nel corso della qualifica del GP d’Australia.
La SF-25 ha mostrato delle evidenti difficoltà nel corso della qualifica in Australia, con Leclerc ed Hamilton che sono riusciti a piazzarsi in settima e ottava posizione; Ferrari avrebbe fatto una scelta abbastanza “drastica” in merito all’assetto, ma c’è altro dietro alla brutta performance.

Per chi ha seguito le prove libere del Venerdì sa bene perché si parlava di una Ferrari all’altezza di McLaren ed in lotta ipotetica per la pole. Lo scenario è completamente cambiato già nelle FP3 dove la SF-25 è stata abbastanza “lunatica”. In quella sessione Leclerc ha infatti prima chiesto più incidenza sull’ala anteriore per cercare di ridurre il sottosterzo, per poi chiedere dei ‘click’ in meno. Il sotto era diventato sovra, con un asse posteriore decisamente ballerino che non reca alcun vantaggio in termini di prestazione. Sostanzialmente la monoposto avrebbe una finestra di utilizzo molto meno ampia rispetto a quanto atteso dagli ingegneri. Ci sono state delle scelte chiave che giustificano in parte il risultato Ferrari in qualifica.
Ferrari avrebbe scelto di puntare su un assetto da bagnato
Durante le ultime fasi della sessione, i due piloti hanno effettuato degli outlap non ottimizzati. Nessuno è riuscito a tirare fuori il “giro perfetto” e ciò è stato maggiormente evidenziato nell’ultimo settore. Sappiamo che la Scuderia di Maranello monta un’ala posteriore leggermente più carica rispetto agli avversari, pagando circa 6 km/h da McLaren sui rettilinei. Leclerc ed Hamilton hanno pagato buona parte dello svantaggio nell’ultimo settore, con ben 3 decimi accusati in curva 13 e 14. Il monegasco è stato addirittura più veloce in FP2 rispetto al giro finale delle qualifiche nel terzo settore. Ferrari, in quella zona, perde tutto in trazione a causa di un sottosterzo che non permette alla vettura di posizionarsi sulla linea ideale e percorrere meno strada.
Secondo quanto riportato da AutoRacer, la squadra italiana aveva a disposizione due opzioni di assetto. Sembra infatti che sia stata scelta la seconda configurazione che punta ad un setup da bagnato in gara, diminuendo la rigidezza alle sospensioni della vettura e aumentando l’altezza da terra. Leclerc non è sembrato troppo d’accordo con questa decisione. La brutta prestazione non può però derivare soltanto da questo fattore, quindi è possibile che l’aumento delle pressioni delle gomme Pirelli abbia fatto perdere la bussola agli ingegneri della Rossa. Sette decimi sono troppi per essere veri, vedremo domani cosa accadrà anche se rimontare non sarà facile a meno di eclatanti colpi di fortuna.
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Credit Copertina: Scuderia Ferrari