Le pagelle Ferrari dopo il GP di Singapore vedono un Vasseur in difficoltà nelle dichiarazioni e Sainz che distrugge i sogni della rossa.
Le pagelle Ferrari del GP di Singapore, con tanti errori alle spalle. Vasseur sbaglia nelle dichiarazioni, Leclerc fa il massimo ma si prende tutte le colpe, mentre Sainz fa svanire qualunque sogno mondiale per la rossa.
Vasseur, voto 6: occasione sprecata per Ferrari nel GP di Singapore e dichiarazioni poco convincenti
Fréd Vasseur era arrivato a Singapore carico di aspettative. Questo tracciato era stato considerato come uno di quelli in cui la SF-24 avrebbe lottato per vincere. Il potenziale c’era ma è stato sprecato amaramente, con un sabato gettato alle ortiche.
La termocoperta non funzionante ha in parte influito sul brutto giro di qualifica di Leclerc, ma il Team Principal del Cavallino ha scelto una strada comunicativa decisamente posta sulla difensiva. Le dichiarazioni fatte nel post-qualifica erano totalmente in contrasto con quelle del pilota monegasco.
Ora sì, vabene difendere la squadra ma ogni tanto qualche ammissione di colpa non sarebbe male. Voto 6, questo weekend bisognava capitalizzare di più. Speriamo che nelle prossime gare vedremo comunque una Ferrari in lotta.
Sainz, voto 5: un errore che distrugge le speranze mondiali e pesa sul budget cap
Purtroppo l’errore in qualifica di Carlos Sainz ha gettato al vento ogni speranza mondiale per la rossa. Un incidente che costa molto alla Ferrari, sia in classifica che nel budget cap. Lo spagnolo si è già reso protagonista a Baku di un altro incidente pesante.
Il numero 55 ha cercato di risalire la china alla domenica, con una piccola rimonta che è terminata con il suo arrivo in settima posizione. Si spera che, da Austin, Sainz ritrovi la sua vera forma perché sappiamo di cosa può essere capace. Voto 5.
Leclerc, voto 7: commette un piccolo sbaglio in qualifica, si prende le colpe e rimonta da vero animale
Charles e la solita sfortuna che non lo abbandona mai. Il cavo della termocoperta che si rompe proprio prima dell’ultimo tentativo in Q3 ha certamente condizionato il suo giro. Al sabato arriva ai microfoni con tanta frustrazione, consapevole del weekend ormai compromesso.
In gara tira fuori tutto come sempre e risale fino alla quinta posizione, anche grazie ad una grande strategia del muretto. Soddisfatto ma amareggiato, perché il secondo posto sarebbe stato alla portata. Nel post-gara però ritratta e si assume tutte le colpe del brutto risultato in qualifica, mettendo l’accento sull’errore commesso a curva 1.
Tirata d’orecchi da parte di Ferrari o semplice spirito da leader? Forse entrambi. Leclerc torna a casa con l’amaro in bocca, ma anche quando tutto va a rotoli, lui dà il massimo e noi non possiamo fare altro che apprezzare. Voto 7.
Credit copertina: Scuderia Ferrari Press Office
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