Le pance capovolte portate dalla Ferrari sulla SF-24 ad Imola potrebbero essere la causa primaria dei problemi.
Gli shark inlet Ferrari sono stati ispirati dalla soluzione Red Bull; ma sembra che queste pance abbiano dato più problemi che effettivi vantaggi alla SF-24.
Le pance funzionano, ma hanno complicato la gestione dei flussi sulla SF-24
La Ferrari SF-24 è presentata a Fiorano in data 13 febbraio 2024 e fin da subito apparve come una vettura nata bene. I concetti inizialmente non erano estremizzati e gli uomini del Cavallino puntavano ad avere una buona correlazione tra pista e simulatore.
L’auto non si poneva l’obiettivo di battere la Red Bull nelle prime gare, infatti tutti in squadra erano soddisfatti vista l’ottima guidabilità della SF-24.
Il primo aggiornamento di Imola ha iniziato a complicare il “quadro clinico” della macchina, il quale era stato fino a quel momento immacolato. Parliamo delle famose pance rovesciate, con un rialzamento degli shark inlet.
Ci sono dei reali benefici per quanto riguarda la zona del sottoquadro con un allargamento in quell’area, ma possono creare dei limiti a livello aerodinamico.
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La soluzione fu studiata dagli ingegneri della rossa in poco tempo e fu applicata quasi immediatamente, poiché convinti che portasse un grande vantaggio. Così non é stato. Tanto che la SF-24 é stata l’unica vettura ad introdurre questo concetto Red Bull.
Persino quest’ultimi stanno pensando di abolire quella soluzione in vista della vettura 2025. Le pance capovolte sono volute fortemente da Pierre Waché, ma criticate altrettanto duramente da Adrian Newey. Loro però hanno ottenuto buona parte del guadagno sperato, mentre Ferrari no.
Certo non si tratta una verità assoluta perché non conosciamo i dati della galleria del vento, ma sicuramente i tecnici del Cavallino si aspettavano di più in termini di guadagno cronometrico. Perlomeno un minimo vantaggio é arrivato, per questo motivo a Maranello hanno deciso di mantenerle.
Fonte: funoanalisitecnica.com – Credit copertina: Scuderia Ferrari
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