Ferrari ha dimostrato di soffrire in condizioni di pioggia, come si è evinto anche in Brasile, ma da dove sorge questo problema?
La SF-24 nel corso del weekend brasiliano ha avuto molte difficoltà nel trovare il giusto equilibrio con la pioggia, problema che però Ferrari si porta con sé da molti anni…
Ferrari e “l’eterna difficoltà” con la pioggia…
Nonostante le problematiche avute da Ferrari in Brasile in condizioni di pista bagnata, si è riusciti a limitare bene i danni. Infatti, in ottica mondiale costruttori Ferrari ha perso solamente 7 punti in classifica da McLaren, con la testa che ora ne dista 36.
Il tracciato di Interlagos era in tutte le condizioni di gran lunga favorevole alla scuderia di Woking, che per fortuna ancora una volta si è lasciata sfuggire un’occasione d’oro.
Tornando alla questione cruciale, è piuttosto semplice rintracciare il perché delle difficoltà della SF-24 con la pioggia. La vettura modenese è molto “docile” sugli pneumatici e ciò non permette uno giusto sfruttamento in condizioni di bagnato.
Leclerc infatti alla ripartenza dopo l’esposizione della bandiera rossa, ci ha impiegato circa quindici giri per entrare in una finestra di funzionamento decente, lottando con la vettura solamente per mantenerla in pista.
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Gli ingegneri secondo Giuliano Duchessa, conoscendo questo problema hanno provato a variare le pressione delle gomme, per favorirne il riscaldamento. Esperimento però non andato a buon fine, visto che ciò ha tolto stabilità alla vettura.
Tuttavia Ferrari soffre da anni questo problema con la pioggia ed il motivo principale potrebbe essere rintracciabile nell’errata comprensione delle gomme, di cui si è sofferto molto specialmente nel 2023.
Ovviamente la problematica dovrebbe partire da ciò, anche se poi durante gli anni andrebbero analizzate le caratteristiche di ogni vettura.
Una soluzione a questo fondamentale problema potrebbe essere proprio il neo-arrivato Loic Serra, specializzato proprio in questo ambito.
Credit copertina: Scuderia Ferrari
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