Progetto 2024, i punti cruciali da cui Ferrari può e deve ripartire

La seconda parte di stagione è stata molto positiva per la Rossa, che ha recuperato molti punti in classifica costruttori ed ora si appresta ad attaccare Mercedes per la seconda posizione finale. Ci sono stati notevoli progressi per quanto riguarda il comprendimento generale della vettura, che ha permesso di esprimere tutto il potenziale a disposizione, ma vediamo il lavoro che ha permesso di arrivare fino a questo punto.

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SF-23 in pista sul circuito di Zandvoort, in Olanda – Foto: Scuderia Ferrari Press Office

I punti cruciali da cui Ferrari deve ripartire per il 2024

Secondo Formu1a.uno i punti cruciali di questa stagione per quanto riguarda lo sviluppo tecnico della SF-23 sono stati principalmente tre, importanti anche e soprattutto in ottica 2024.

Nonostante gli evidenti miglioramenti, le “nuove” pance portate in occasione del Gran Premio di Spagna, in galleria del vento hanno dato risultati peggiori rispetto alle pance “a vasca” introdotte nel 2022 con la F1-75, tuttavia forniscono maggiori soluzioni aerodinamiche di sviluppo e dunque potrebbero risultare più utili per il concept della vettura del prossimo anno.

Il secondo punto cruciale è stata la delibera del fondo e dell’ala anteriore testati durante i test di Fiorano di inizio settembre. Questi due elementi hanno permesso di recuperare una quota di downforce più bilanciata dopo il cambio di concept in Spagna.


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Terzo punto, anch’esso da non sottovalutare, il nuovo fondo anticipato nel weekend di Suzuka. Quest’elemento non aveva come obiettivo di implementare il carico aerodinamico della vettura, ma principalmente di regalare ai piloti maggiore confidenza. L’adattamento per Charles e Carlos non è stato semplice, tuttavia nel corso delle ultime gara abbiamo potuto osservare un buon feeling di entrambi, cosa capitata raramente nel corso della stagione.

La SF-23 sarà sicuramente un progetto fallimentare se guardiamo agli obiettivi di inizio anno, tuttavia quest’ultima possiede delle importanti qualità che potranno essere un punto da cui ripartire per il progetto “676”. I meriti vanno anche a Vasseur, che in silenzio e con la testa bassa ha lavorato e non poco ed una sua prima impronta si è già potuta intravedere.

Fonte foto copertina: Scuderia Ferrari Press Office


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