Sainz sul progetto 676: “Al simulatore è molto diverso dalla SF-23”

Il nuovo progetto “676” che vedrà la luce molto probabilmente il 13 febbraio (o il 15 come data di riserva) è in via di realizzazione. I due piloti titolari del Cavallino, Leclerc e Sainz, hanno già provato al simulatore la nuova vettura e lo spagnolo nativo di Madrid ci ha già delucidato su alcune sensazioni che ha provato alla guida.

Carlos Sainz alla guida della SF-23 durante il GP di Abu Dhabi – Foto: Scuderia Ferrari

Sainz non si espone molto sulla Ferrari 676

“La vettura 2024 si comporta sicuramente in modo diverso rispetto alla SF-23, ma credo che fino a quando non metteremo la macchina in pista con 100 chilogrammi di benzina e le gomme usate, sarà impossibile capire come tratta effettivamente le gomme, come va sul ritmo gara e come il nostro ritmo ne sarà influenzato”.

Possiamo osservare fin da subito un Sainz guardingo e con i piedi ben saldi per terra nell’esprimere un opinione sul comportamento al simulatore del progetto “676”.

“Sapremo la verità solo ai test del Bahrain, quando scenderemo in pista. Nel frattempo, possiamo concentrarci sull’aggiungere prestazioni alla vettura in galleria del vento e cercare di migliorarla”.

L’atteggiamento dunque è molto diverso da quello dello scorso anno in cui erano stati fatti proclami di vittoria già prima dei nastri di partenza. Ciò è molto positivo visto che si dimostra di imparare dagli errori commessi molte volte in passato.

La ricerca dell’equilibrio è la via del successo

“Quest’anno, soprattutto nella seconda parte, abbiamo cercato di massimizzare il nostro potenziale e in questo senso abbiamo fatto un lavoro migliore”.

Lo spagnolo conferma il grande lavoro di comprensione svolto da Ferrari nella seconda metà di stagione, che nelle battute finali del 2023 è riuscita ad esprimere il potenziale della SF-23, seppur la vettura presentasse dei difetti di base, lato telaistico ma anche sospensivo che non ha permesso una gestione ottimale degli pneumatici.


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“Ci sono aspetti della SF-23 che vorrei vedere sulla macchina del prossimo anno come la velocità in rettilineo, le prestazioni in frenata e quelle nelle curve a 90 gradi e di breve durata. Anche la guida sui cordoli credo sia un punto di forza. La vettura ha punti molto forti”.

Prima abbiamo evidenziato i difetti principali della SF-23 che non le hanno permesso di essere competitiva per lottare per il titolo, tuttavia la vettura di casa Maranello durante l’anno ha messo in evidenza caratteristiche importanti che ci ha esposto proprio Sainz e da cui si dovrà ripartire l’anno prossimo.

“Ma credo che se vogliamo avere una macchina per tutto l’anno, forse dobbiamo rinunciare ad alcune di queste caratteristiche per essere sicuri di essere veloci ovunque, soprattutto in gara”.

Carlos mette in evidenza un aspetto che sarà fondamentale l’anno prossimo, ovvero quello della ricerca dell’equilibrio che sarà essenziale per la nuova vettura ma anche per l’intera Scuderia per lottare per un qualcosa di veramente importante.

Fonte foto copertina: DPPI


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