Il circuito dell’Arabia Saudita potrebbe esaltare i punti di forza della SF-25, permettendo a Ferrari di girare con altezze più adeguate.
L’appuntamento che segue il Bahrain, dove Ferrari ha introdotto i primi aggiornamenti stagionali, è il tracciato di Jeddah in Arabia Saudita; qui la SF-25 potrebbe esaltare i suoi punti di forza caratteristici e girare con un’altezza da terra minore.

Il Cavallino Rampante arriva alla quinta gara senza aver ancora ottenuto un podio. La SF-25 sembrerebbe essere troppo sensibile ai cambiamenti di altezza, anche se parliamo di millimetri. In questa Formula 1 conta ogni minimo dettaglio e non riuscire a sfruttare le piene potenzialità del fondo è un problema non da poco. Secondo AutoRacer, Ferrari starebbe già lavorando al secondo e più importante pacchetto di aggiornamenti. Non ci sarà un debutto a Miami, ma queste novità punteranno a correggere quelli che sono i limiti attuali della vettura. La Scuderia di Maranello porterà, in Arabia Saudita, una nuova ala posteriore più scarica. Nel box ci sarà anche la specifica a medio carico usata nelle prime quattro tappe, si deciderà poi nel corso di Giovedì 17 quale configurazione montare per il weekend a Jeddah. Scopriamo perchè questo tracciato potrebbe esaltare i punti di forza della Rossa.
Curvoni veloci oltre i 200 km/h e asfalto liscio, Ferrari potrebbe fortemente dire la sua
Nella pista saudita l’efficienza aerodinamica la fa da padrone, visti i lunghi rettilinei. La velocità di punta massima sarà un fattore cruciale per attaccare o difendersi nelle tre zone DRS presenti. A Jeddah il giro si percorre con una media di 250 km/h, ma l’attenzione massima dei piloti deve essere catalizzata sul non toccare i muretti. Ci sono tante curve ad alta percorrenza che vanno attraversate anche superando i 200 km/h ed è qui che la SF-25 potrebbe esprimersi al meglio. Il nuovo fondo, che dalle info di AutoRacer sembra fornire 5 punti di carico in più, potrebbe aiutare maggiormente nella performance complessiva. Non dobbiamo inoltre dimenticare come l’asfalto liscio e senza bump permetterebbe agli uomini del Cavallino di girare con una Ferrari più radente al suolo senza usurare troppo il pattino, garantendo quindi più carico.

Ovviamente non tutto sarà a favore della Rossa, considerando che Mercedes può contare su un’ottima trazione e una buona top speed. Secondo le analisi di Carlo Platella, Ferrari dovrebbe infatti difendersi maggiormente nel tratto che va da curva 5 alla 9 oltre che alla 13. Qui la vettura modenese potrebbe pagare qualcosa in termini di stabilità in percorrenza. Non dobbiamo dimenticare inoltre le poche curve a bassa velocità, come la chicane di curva 1-2 e l’ultimo tornantino, dove conterà uscire forte. Sappiamo che il posteriore della SF-25 rappresenta un punto debole.
La qualifica sarà molto importante, ma Ferrari deve dimostrare di gestire al meglio la gomma morbida C5 e sfruttarne il grip. La messa a punto dovrà consentire a Leclerc ed Hamilton di spingere al limite. Inoltre sarà fondamentale centrare la finestra di funzionamento dei pneumatici e bilanciare le temperature sull’asse anteriore e posteriore.
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Credit copertina: Scuderia Ferrari